Qual è la differenza tra yoga caldo e bikram
Qual è la differenza tra yoga caldo e bikram
Bikram e hot yoga sono varietà di hatha yoga,il cui focus è l'implementazione delle asana e il controllo della respirazione. La direzione "bikram" è considerata un derivato dello yoga caldo, a volte usato come sinonimo. In effetti, ci sono alcune differenze e devono essere considerati quando si sceglie una classe o un istruttore di yoga.
istruzione
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Comune in entrambe le pratiche è il fatto che le classisono tenuti in una stanza con una temperatura dell'aria fino a 42 ° C e umidità del 40%, e il pranayama e l'asana sono Hatha yoga. Calore e umidità contribuiscono a un maggiore rilassamento e un migliore allungamento dei muscoli del corpo, rendendo più facile eseguire esercizi, anche per i principianti.
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Simile è anche un effetto curativo,che è praticato da caldo o bikram yoga. C'è una perdita di peso intensiva, disintossicazione del corpo, migliorando il lavoro del sistema respiratorio, digestivo e cardiovascolare, il metabolismo generale e le condizioni della pelle.
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Le lezioni di bikram yoga durano un'ora e mezza econsiste in una sequenza rigorosamente definita di ventisei asana, tredici pose in piedi e in posizione seduta e due pranayama. Gli asana vengono eseguiti in un ritmo energetico e una data combinazione, con punti di transizione fissi dalla postura alla posa.
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Sequenza di asana con bikram yogaprogettato dal maestro Chowdhury e finalizzato alla rapida attuazione dell'effetto terapeutico dello yoga caldo, rapida riduzione del peso corporeo, rimozione dei blocchi muscolari, allenamento intensivo di resistenza e forza.
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Esercizi di yoga caldo vengono eseguiti in piùritmo lento, la sequenza di asana e pranayama è arbitraria e può differire da occupazione a occupazione. Inoltre, lo yoga caldo include l'esecuzione di asana accoppiate e dedica più tempo alle pose per il relax.
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Mantenere ogni particolare posa in hot yogapuò durare più a lungo che in bikram yoga, le transizioni non sono fisse. Si può dire che uno yogi caldo dà al praticante una maggiore libertà creativa, pur mantenendo il principio di connessione delle asana. Nella pratica indù, questo approccio è chiamato "vinyasa", un flusso, e implica le combinazioni più naturali e fluide di movimenti ed elementi respiratori, la meditazione in azione.